Piccoli produttori della Val di Vara crescono

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Le ferie di Agosto sono state una buona occasione per approfondire quanto sta accadendo nell’alta Val di Vara sotto il profilo enologico. Avevo già parlato in un post precedente dell’iniziativa di Ivano Denevi, che mettendo assieme alcuni piccoli vigneti intorno allo splendido borgo di Cornice, ha fondato l’omonima azienda agricola, con lo scopo di produrre poche migliaia di bottiglie di un vino rosso IGT Golfo dei Poeti a base di merlot, syrah e ciliegiolo, da lui chiamato “Pein”.
Le mie perplessità riguardavano lo strano accostamento tra l’uva bordolese ed il principale vitigno del Rodano, l’uno adatto a climi freschi, l’altro da sempre amante del caldo. Pensavo e penso tuttora che sarebbe stata più lungimirante la scelta di vitigni locali o regionali, quali ciliegiolo e massaretta ad esempio, magari addomesticati dalle solite dosi di merlot (Montalcino docet), ma cercando di mantenere una propria identità territoriale. Pare che queste scelte che come vedremo si stanno diffondendo rapidamente in valle, siano state in parte anche dettate dall’enologo-guru che cura tutta la Liguria di levante. La cosa migliore da fare è stata pertanto andare e verificare di persona visitando l’Azienda Agricola Cornice.


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Ivano Denevi si è rivelato persona simpatica e preparata, con una visione anche “di prospettiva” riguardo al territorio in cui opera, volendo, quando tempo e risorse lo permetteranno, esplorare anche il mondo dei vitigni autoctoni scomparsi della valle. La cantina in cui Denevi produce il suo vino è minuscola, ma perfettamente attrezzata; inoltre il Pein 2007 si è dimostrato un rosso di pregevolissima fattura, che dopo qualche riduzione iniziale ha esibito all’olfatto una notevole trama speziata (tipica della syrah) seguita da note più dolci e fruttate. Il vino grazie all’uso di legni grossi in cui permane per poco tempo, non ha nessuna nota fastidiosa di rovere. In bocca esso è ben persistente ma ancora un po’ aggressivo nei tannini, cosa naturalissima in un vino così a meno di un anno dalla vendemmia. Ecco le coordinate:

Azienda Agricola Cornice
Via Colla, 21 – Frazione Cornice
19020 Sesta Godano (SP)
Tel. e fax 0187896648
http://www.azienda-cornice.it

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L’esplorazione è proseguita presso un nuovo produttore, Daniele Taddei, conduttore insieme alla moglie dell’Azienda Agricola Calcinara, dal nome del vigneto sito sulle colline di Sesta Godano. I vitigni impiantati, manco a dirlo, sono merlot, syrah, cabernet e pollera per i rossi e albarola e sauvignon per i bianchi. Il 2007 è stato il primo millesimo in produzione del Re de Peiu rosso, anch’esso IGT Golfo dei Poeti. Il vino, complice anche la giovinezza degli impianti, si è dimostrato discreto, senza difetti tecnici, ma un po’ carente di carattere. Poco male, vedremo l’evoluzione con le prossime vendemmie, dato che il vigneto è ben esposto e sicuramente in grado di esprimere uva di qualità. Ecco le coordinate:

Azienda Agricola Calcinara
Via Caduti della Libertà, 21
19020 Sesta Godano (SP)
http://www.calcinara.com

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In verità ci sono altre iniziative in incubazione nell’Alta Val di Vara, sempre del nome di syrah e merlot, ma occorrerà parlarne al momento opportuno. La strada pertanto sembra tracciata, ed è facile prevedere un ulteriore sviluppo nei prossimi anni, date le condizioni di terreno praticamente vergine della valle, che non dimentichiamo è nota per essere uno dei territori italiani con maggiore presenza di aziende agricole biologiche.

Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

2 thoughts on “Piccoli produttori della Val di Vara crescono

  1. Fiorenzo Sartore

    vabbe’, ecco la domanda da dieci milioni di euri: ma il territorio, si sente? a parte il ridotto iniziale, che mi pare faccia molto local 😀

  2. Luca Risso

    A Fiò,
    Partiamo dalla seconda questione. Il ridotto è ampiamente nella fascia accettabile. Passa con i soliti accorgimenti (aprire la bottiglia un’oretta perima), e il vino è buono.
    Quanto al territorio, la risposta è: che ne sò? Siamo in una fase veramente troppo precoce. Mi sembra già un buon risultato che si distingua bene il varietale, per ora.

    Luk

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